Formazione obbligatoria sulla salute e sicurezza sul lavoro: la guida completa

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Formazione obbligatoria sulla salute e sicurezza sul lavoro: la guida completa

In cosa consiste formazione obbligatoria su salute e sicurezza sul lavoro, perché è fondamentale farla e come farla in azienda? 

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Che cos’è la formazione obbligatoria

La sicurezza sul lavoro riguarda tutte le misure, le soluzioni e i provvedimenti pensati per la tutela della salute e la prevenzione dei rischi per i lavoratori. La formazione obbligatoria in salute e sicurezza è stata introdotta per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro e prevenire incidenti e infortuni. Si tratta di corsi di formazione obbligatori regolamentati da leggi e normative specifiche.

Purtroppo in Italia i dati sugli infortuni sul lavoro sono ancora molto alti. Il 28 aprile è stata la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e i dati raccolti dallInail sui casi di infortunio sul lavoro relativi al 2023 (dati provvisori) non sono per nulla confortanti.

I dati sugli infortuni sul lavoro evidenziano (tra gennaio e dicembre 2023), oltre 585 mila denunce. Sono state riscontrate quasi 73mila denunce di malattia professionale: quasi due patologie su tre riguardano il sistema osteomuscolare e il tessuto connettivo. Troviamo poi malattie del sistema nervoso (8.011 denunce) e un aumento registrato dai tumori (+23,8% rispetto al 2022).

Per malattie professionali intendiamo quelle patologie che si sviluppano nel tempo a causa dell’esposizione del lavoratore a fattori di rischio presenti nel contesto lavorativo.

Riguardo le morti sul lavoro invece, lo scorso anno sono state segnalate quasi 3 morti sul lavoro al giorno e registrati ben 15 incidenti mortali plurimi. Nel 2023 le vittime sul lavoro sono ancora più di mille. Quasi la metà dei decessi ha riguardato lavoratori compresi tra i 50 e i 64 anni.

La formazione e l'aggiornamento continuo in ambito della salute e sicurezza sul lavoro sono sempre più essenziali per la tutela dei lavoratori. Le aziende sono obbligate a garantire una formazione adeguata offrendo ai lavoratori le competenze necessarie per identificare i potenziali rischi sul posto di lavoro, adottare comportamenti sicuri, e rispondere in modo efficace in caso di emergenza.

Quando è obbligatorio effettuare la formazione nelle aziende

In Italia la formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro è regolamentata dal D.Lgs. 81/08, conosciuto anche come Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro. È suddiviso in 13 Titoli e una cinquantina di allegati ai quali vanno aggiunti numerosi Decreti Ministeriali di attuazione.

Il decreto raccoglie tutte le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro e il mancato rispetto di queste leggi da parte dei datori di lavoro, i dirigenti, i preposti e gli altri soggetti incaricati, è sanzionabile.

L'importanza della conformità legale nella formazione dei dipendenti è fondamentale per le imprese.

La formazione per la Sicurezza sul Lavoro è sempre obbligatoria?

Le disposizioni del decreto si applicano a tutti i settori di attività e in tutte le aziende (con almeno un dipendente), sia privati che pubblici e a tutti i lavoratori e lavoratrici indipendentemente dal tipo di contratto, con o senza retribuzione (sono esclusi gli addetti ai lavori domestici e familiari.). 

Sono specificati anche soci lavoratori di cooperativa o di società, tirocinanti, studenti impegnati nell'alternanza scuola-lavoro, partecipanti ai corsi di formazione professionale, volontari, lavoratori a progetto, lavoratori a chiamata e apprendisti.

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Cosa prevede la formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro?

Le aziende devono valutare eventuali rischi che possono minare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, individuando potenziali pericoli. L'obiettivo principale resta eliminare o comunque ridurre al minimo i rischi alla fonte adottando misure preventive.

È importante limitare l'utilizzo di sostanze pericolose e tossiche sui luoghi di lavoro adottando una gestione corretta di prodotti chimici, materiali tossici o infiammabili.

I lavoratori devono sottoporsi a controlli sanitari periodici per monitorare il loro stato di salute. Inoltre devono essere formati costantemente in materia di sicurezza per conoscere i rischi specifici del loro ambiente di lavoro e le misure preventive da adottare. Ovviamente anche i rappresentanti per la sicurezza devono essere formati adeguatamente.

Le aziende devono sempre conoscere, pianificare e attuare misure di sicurezza adeguate. Ciò può includere l'installazione di dispositivi di protezione e la progettazione di procedure di emergenza. Inoltre è importante monitorare il rispetto delle procedure e apportare eventuali correzioni o miglioramenti.

Questi punti sono fondamentali per garantire un ambiente di lavoro sicuro e tutelare la salute di tutti i lavoratori. 

Decreto Legislativo 81/08: aggiornamenti Novembre 2023

L'ultimo aggiornamento al Decreto Legislativo 81/08 risale a Novembre 2023. Oltre a delle correzioni al testo, sono stati inseriti ulteriori elementi tra cui: decreti sulla sicurezza dei lavoratori marittimi e di quelli impegnati in operazioni portuali, sono state introdotte misure semplificate per l’adozione e l'attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle PMI.

Sono stati ricalcolati gli importi delle sanzioni previste per le contravvenzioni in materia di sicurezza sul lavoro del 15,9%. Questo calcolo tiene anche conto degli importi già aumentati del 10% con la Legge n. 145/2018. La rivalutazione si applica solamente alle violazioni commesse a partire dal 6 ottobre 2023. L’incremento non si applica alle “somme aggiuntive” previste dall’art. 14 del Decreto Legislativo n. 81/2008.

Questi sono solo alcuni punti della nuova versione del Testo Unico. 

Direttive europee salute e sicurezza sul lavoro

Quali sono le normative europee riguardo la formazione obbligatoria in materia di sicurezza sul lavoro?

Le direttive europee in materia di sicurezza e salute sul lavoro sono atti legislativi che gli Stati membri sono obbligati a introdurre nella propria legislazione e devono farlo entro un termine stabilito.

In materia di salute e sicurezza sul lavoro nel quadro di riferimento 2021-2027 l'attenzione da parte dell’Europa verte sui cambiamenti nel nuovo mondo del lavoro, il miglioramento della prevenzione degli infortuni e delle malattie sul luogo di lavoro e sul potenziamento della preparazione a eventuali crisi sanitarie future.

Negli ultimi anni il Parlamento europeo ha chiesto di affrontare sul piano legislativo dell'UE tutti gli aspetti direttamente o indirettamente riguardanti il benessere fisico e mentale dei lavoratori e sostiene le iniziative della Commissione volte a migliorare il livello di informazione delle PMI.

Il 10 marzo 2022 il Parlamento ha approvato una risoluzione su un nuovo quadro strategico dell'UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro post-2020. Il 5 luglio 2022 ha approvato una risoluzione sulla salute mentale nel mondo del lavoro digitale, riconoscendo l'impatto che la pandemia di COVID-19 ha avuto sull'organizzazione del lavoro e sulla salute mentale di tutti i lavoratori.

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Benefici della formazione in salute e sicurezza

Lavorare in un ambiente sicuro è vantaggioso per tutti, sia per i dipendenti che per l'azienda stessa. Una formazione aziendale continua ed efficace dà ai dipendenti i mezzi necessari (dalle conoscenze alle competenze) per lavorare in modo sicuro ma anche più proficuo.

Questo perché la formazione sulla sicurezza può aiutare i dipendenti a comprendere meglio i rischi associati al proprio ruolo e alle proprie mansioni e a imparare come prevenirli.

È fondamentale che i lavoratori si sentano sicuri e a proprio agio nel proprio contesto lavorativo, anche perché un luogo sicuro è anche più stimolante e rende il team più ricettivo e coinvolto.

La formazione in salute e sicurezza rende i dipendenti anche più consapevoli delle proprie capacità e, di conseguenza influisce sul loro benessere. Approfondisci il benessere dei dipendenti con tutte le misure possibili.

Quando i dipendenti si sentono sicuri e soddisfatti, lo stesso clima organizzativo complessivo ne giova, anche perché la riduzione degli infortuni e delle malattie correlate al lavoro comporterà molte meno assenze dovute proprio a motivi di salute.

Non dimentichiamo che la formazione in salute e sicurezza tutela tutta l'azienda anche a livello di costi di gestione di macchine a attrezzature di lavoro. 

Un programma di formazione adeguato, oltre ad assicurare all'azienda un team costantemente informato, garantisce conformità alle normative italiane ed europee in merito alla salute e sicurezza sul lavoro, evitando multe salate e le sanzioni previste in caso di mancata esecuzione. 

Chi deve sottoporsi alla formazione obbligatoria su salute e sicurezza

La formazione obbligatoria su salute e sicurezza riguarda ogni azienda che ha nel proprio comprato organizzativo almeno un dipendente. In particolare è obbligatoria per tutti i soggetti a cui il D.Lgs 81 assegna un ruolo importante nell'organizzazione della sicurezza.

Ovviamente ogni figura dovrà svolgere un programma formativo relativo alla propria mansione e al ruolo che ha nell'azienda, nonché al livello di rischio presente in azienda. Oltre al datore di lavoro, abbiamo una serie di figure da tener presente che devono partecipare alla formazione obbligatoria su salute e sicurezza.

Troviamo i dirigenti, che solitamente sono più a stretto contatto con i lavoratori rispetto al datore di lavoro e ne fanno le veci. I preposti alla sicurezza, e cioè coloro che devono far rispettare e applicare le corrette misure di sicurezza sul posto di lavoro.

Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), che può essere interno o esterno all'azienda e si occupa di tutto ciò che riguarda la sicurezza coordinando il servizio di prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro.

L'addetto del servizio di prevenzione e protezione (ASPP) è una figura complementare all'RSPP e supporta il ruolo del responsabile. In un'azienda possono esserci anche più persone che ricoprono questi ruoli.

Abbiamo anche il medico competente, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) che invece rappresenta i lavoratori riguardo le tematiche di salute e sicurezza e ha le stesse tutele del delegato sindacale. Infine, ultimo ma non importanza, il lavoratore.

Vediamo insieme i ruoli e cosa ci si aspetta da queste figure in termini di sicurezza sul lavoro. 

Datori di lavoro e dirigenti

Il datore di lavoro ha un ruolo molto importante riguardo la formazione dei propri dipendenti. In particolare, nell'ambito di salute e sicurezza deve garantire un luogo di lavoro sicuro, informare e formare i dipendenti su eventuali rischi, far rispettare le norme di sicurezza e adottare misure di prevenzione e protezione.

In aggiunta al datore di lavoro, troviamo anche i dirigenti per la sicurezza che hanno ruoli decisionali che influiscono sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e sulla prevenzione.

Ovviamente ci sono anche corsi relativi alla formazione dei datori di lavoro e alla formazione dei dirigenti di sicurezza. Queste figure devono svolgere una formazione adeguata per i ruoli che ricoprono, devono essi stessi essere i primi a essere informati sulle normative e gli standard di sicurezza pertinenti al loro settore.

Grazie ai finanziamenti disponibili per la formazione obbligatoria in sicurezza, il datore di lavoro può garantire al proprio team corsi aggiornati e una formazione costante senza dover necessariamente pagare tutta la formazione.

Ci sono infatti alcuni fondi che la finanziano in parte o completamente. I corsi di aggiornamento aziendale sono invece sempre gratuiti per i lavoratori e devono essere svolti durante l'orario di lavoro.

Se i datori di lavori e dirigenti non rispetteranno i loro obblighi formativi, sono punibili con l’arresto dai 3 ai 6 mesi, o con un'ammenda da 3.071,27 a € 7.862,44. 

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Lavoratori

La formazione su salute e sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo per i lavoratori, ma è soprattutto un diritto. Grazie a questi corsi, oltre a ricevere informazioni generali sulla sicurezza, il lavoratore avrà piena consapevolezza del suo ruolo e dei rischi correlati ai suoi compiti specifici, nonché imparerà come prevenire eventuali incidenti sul posto di lavoro e riconoscerli fin da subito. I lavoratori impareranno come utilizzare correttamente l'attrezzatura e i dispositivi di protezione individuale (DPI) forniti per ridurre il rischio di infortuni.

La formazione sulla sicurezza sul lavoro deve essere continuativa e periodica, con aggiornamenti per rimanere al passo con le nuove procedure, attrezzature o rischi sul posto di lavoro. I corsi possono prevedere anche soluzioni flessibili per l'apprendimento, come modelli di formazione a distanza per la sicurezza.

Se i lavoratori non partecipano ai corsi di formazione, possono rischiare l'arresto da 2 a 4 mesi o un'ammenda da € 1.474,21 a € 6.388,23. 

Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS)

Il rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) è una figura molto importante perché rappresenta i lavoratori riguardo tutti gli aspetti della salute e della sicurezza sul posto di lavoro.

Da chi viene eletto l'RLS? Viene eletto dai lavoratori. Le aziende che hanno meno di 15 dipendenti eleggono il rappresentate scegliendo una persona tra i dipendenti dell'azienda, mentre quelle che hanno più di 15 dipendenti, lo eleggono all’interno delle rappresentanze sindacali aziendali. Il mandato del RLS dura 3 anni. 

Una volta eletto, il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve eseguire un corso di formazione inerente il suo ruolo della durata di 32 ore. L'RLS poi deve effettuare aggiornamenti continui, almeno 4 ore di corso all'anno in aziende dai 15 ai 50 dipendenti, e 8 ore all'anno in aziende con oltre 50 dipendenti.

La finalità del corso riguarda i rischi esistenti sul posto di lavoro e come prevenirli, ed eventualmente, controllarli.

Le sanzioni riguardo la mancata formazione da parte dell'RLS sono le stesse in cui incorrerebbe un dipendente, ossia l'arresto da 2 a 4 mesi o un'ammenda da € 1.474,21 a € 6.388,23. Se i dipendenti non nominano un RLS, il datore di lavoro non incorre in nessuna penale. In mancanza di elezione, le sue mansioni verranno svolte dal Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST)

Figure specifiche

Tra le altre figure in tema di salute e sicurezza sul lavoro abbiamo quella del medico competente aziendale. Lavora insieme al datore di lavoro per valutare rischi, criticità e soprattutto soluzioni per evitare eventuali incidenti. Si occupa della sorveglianza sanitaria dei lavoratori, ossia tutte quelle pratiche e protocolli per tutelarne la salute e la sicurezza.

Si occupa di fare visite preventive o periodiche, ma che, volendo, possono essere richieste anche dal lavoratore se ci sono dei rischi o delle problematiche di salute. Il medico competente deve anche visitare il lavoratore nel caso di assenza dal lavoro per malattia dopo un periodo di oltre 60 giorni consecutivi.

Il medico competente può essere interno all'azienda o essere un collaboratore esterno. Anche questa figura deve svolgere un corso di formazione continuo e aggiornato. L'ECM - Educazione Continua in Medicina - è infatti un programma obbligatorio per tutti i professionisti della sanità.

Anche il medico competente, in caso di inadempienza dei suoi compiti, può incorrere a sanzioni? Sì, rischia l'arresto fino ai 3 mesi e o l'ammenda da 569,54€ a 2278,14€.

Anche altre figure esterne al contesto lavorativo sono parte dei soggetti obbligati, come i progettisti dei luoghi, gli installatori e montatori, oltre che gli addetti alle emergenze come l'addetto alla prevenzione incendi e gli addetti al primo soccorso.

In particolare, il datore di lavoro insieme all'RSPP e gli addetti al primo soccorso, devono redigere insieme il Piano di Emergenza (PE) che andrà poi aggiornato. 

Come implementare un programma di formazione obbligatoria efficace

Ogni azienda ha poi delle esigenze specifiche relative al proprio ambito di riferimento ma anche al proprio organico. Come creare un programma di formazione efficace per la propria impresa?

Valutazione dei bisogni formativi

Bisogna prima di tutto esaminare il contesto di lavoro e quindi raccogliere tutte le informazioni sul tipo di lavoro, i rischi associati per le diverse figure lavorative, ma anche esigenze e problematiche in cui potrebbero incorrere i dipendenti.

Una volta identificati i rischi, bisognerà fare una valutazione della situazione attuale. Per questo step è importante avere anche un pregresso degli incidenti passati che tanto possono insegnare per il futuro, così da capire dove bisogna intervenire per non incappare negli stessi errori. 

I dipendenti sono fondamentali per capire un luogo di lavoro, la loro testimonianza e collaborazione diventano cruciali per comprendere appieno i bisogni formativi di un'azienda.

Scelta del format di formazione

Una volta analizzata la situazione in azienda con dati alla mano, è possibile stabilire una programmazione adeguata, bilanciata e pensata su misura per l'azienda, considerando le esigenze del proprio team.

Bisogna stabilire gli obiettivi formativi del programma, definire i contenuti del corso e scegliere i metodi di formazione più appropriati. Le modalità sono diverse, sono infatti previste per la formazione aziendale sessioni di formazione in aula, dimostrazioni pratiche, simulazioni, e-learning ma anche una combinazione di tutte queste soluzioni con la formazione mista.

La formazione in aula è quella solitamente più utilizzata, offre un'interazione diretta e immediata tra istruttore e partecipanti. Uno dei vantaggi di questa modalità è che gli insegnanti possono garantire un feedback immediato e personalizzato, facilitandone il processo di apprendimento.

I corsi e-learning vengono sempre più scelti perché molto flessibili poiché si avvalgono di piattaforme online. I partecipanti possono consultare i corsi quando vogliono e dove vogliono, basta una connessione a internet. 

La formazione mista (blended learning) combina elementi di e-learning e della formazione in aula, permettendo una formazione personalizzata in base alle esigenze del singolo partecipante.

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Corsi principali salute e sicurezza

I principali corsi di sicurezza e salute obbligatori sono diversi, troviamo i corsi di sicurezza generale che riguardano tutti i settori e trattano della formazione sulla sicurezza sul lavoro in maniera generale: vengono analizzati i concetti di rischio, danno, prevenzione e i comportamenti da adottare per tutelare la propria sicurezza e salute.

Ci sono poi corsi di sicurezza specifici e sono pensati nel dettaglio per ambiti lavorativi definiti e possono essere divisi in basso, medio e alto rischio. Troviamo anche corsi di primo soccorso, corsi per addetti antincendio e tutti i corsi relativi a figure specifiche per dirigenti e preposti. 

Case study ed esempi di successo

Dipendenti felici e che si sentono sicuri sul proprio posto di lavoro sono anche più fedeli alla propria azienda. L'assistenza ai dipendenti grazie al welfare aziendale è fondamentale, tutelarli è necessario anche per mantenere la competitività di un'azienda sul mercato del lavoro. Le iniziative che hanno adottato molte aziende per aiutare i lavoratori sono migliori retribuzioni, flessibilità negli orari di lavoro, e appunto cercato di migliorare il welfare aziendale.

In Italia sono ancora poche le aziende che garantiscono una formazione adeguata ai propri dipendenti. Il settore in Italia in cui si fa formazione è quello dei servizi (settori delle public utilities), seguito da quello delle costruzioni, dei servizi alle imprese e dei servizi alle persone. 

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Sfide nella formazione obbligatoria su salute e sicurezza in Italia

La formazione obbligatoria, sebbene abbia notevoli vantaggi per le aziende e sia un diritto e un dovere dei lavoratori, incontra oggi ancora parecchi ostacoli. Quali sono le maggiori sfide che le PMI italiane incontrano nell'attuazione dei programmi di formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza?

Complessità burocratica e normativa

Il quadro normativo italiano in materia di salute e sicurezza è esteso e complesso. Abbiamo visto che tutte le leggi che riguardano questo tema sono incluse in un unico testo di legge, il D.Lgs. 81/08.

Questo corpus di normative ha subito e continuerà ad avere continue variazioni per venire incontro alle esigenze di tutti i lavoratori e adattarsi a un mondo del lavoro in costante cambiamento.

Ciò potrebbe essere difficile da gestire per molte aziende, soprattutto le più piccole che hanno difficoltà a interfacciarsi con normative, adeguamenti e quali corsi formativi fare oppure no.

Aggiornamento continuo dei contenuti formativi

L'aggiornamento continuo delle normative è sicuramente positivo perché un corpus di leggi non coerente con il contesto attuale non è più applicabile, soprattutto con i cambiamenti degli ultimi anni.

Per le aziende diventa quindi necessario aggiornarsi sempre su tutte le modifiche normative, e assicurarsi che la formazione dei dipendenti sia sempre aggiornata e in linea con le nuove disposizioni.

Resistenza al cambiamento

Non dimentichiamo che un'azienda è formata da persone e che queste possono essere resistenti al cambiamento. Aggiornarsi costantemente non è così semplice e intuitivo per tutti.

Anche delle piccole modifiche a un procedimento che si è fatto per anni, richiedono tempo per essere assimilate e fatte proprie. In questo caso sarà fondamentale promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro in cui la sicurezza è prioritaria ed è considerata responsabilità di tutti.

Affrontare la resistenza al cambiamento attraverso la formazione è un ottimo modo per iniziare.

Adozione tecnologica

Alcuni dipendenti potrebbero avere delle difficoltà a interagire con le nuove tecnologie durante i corsi di formazione. Bisognerebbe offrire il giusto supporto per aiutare a rendere questi nuovi strumenti più familiari.

La formazione può essere svolta anche attraverso corsi e-learning che non sono sempre accessibili a tutti, soprattutto a chi ha poche competenze digitali. Questo potrebbe richiedere l'adozione di design più inclusivi e l'utilizzo di strumenti tecnologici accessibili.

Conclusioni

La formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro è un elemento chiave per mantenere un ambiente di lavoro sicuro, ma anche per rendere più competitiva la stessa azienda, oltre che conforme alle normative vigenti.

È importante riconoscere la cultura della sicurezza sul lavoro. Grazie a una formazione adeguata si possono prevenire incidenti, riducendo così il rischio di lesioni o malattie professionali.

Ogni dipendente deve comprenderne l’importanza, e per farlo c'è bisogno di un programma formativo sempre aggiornato. Le aziende che si impegnano nella formazione sulla sicurezza miglioreranno anche la loro reputazione come realtà responsabili, e saranno più attrattive sul mercato.

Grazie alla formazione continua e il miglioramento della sicurezza sul lavoro possiamo garantire un ambiente di lavoro sicuro, sano e produttivo per tutti.

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